L’allergia alle graminacee è una delle forme allergiche più diffuse e può causare un disagio non indifferente a chi ne soffre, in particolar modo nel periodo della tarda primavera. Scatenata dal contatto con il polline rilasciato dalle piante nel periodo dell’impollinazione, questo tipo di allergia segue un andamento stagionale. Minuscole porzioni di polline, dalle dimensioni talmente ridotte da poter essere trasportate perfino dagli insetti, possono scatenare sintomi allergici anche piuttosto debilitanti, dai frequenti starnuti a veri e propri attacchi d’asma.
Graminacee – che cosa sono?
Famiglia botanica ampiamente diffusa in ambienti erbacei come prati, parchi, giardini, pascoli, campi coltivati o terreni incolti, le graminacee sono erbe robuste, in grado di adattarsi a condizioni climatiche anche molto differenti. Molte specie di graminacee sono spontanee mentre altre vengono appositamente coltivate a fini alimentari. Il periodo di impollinazione è generalmente compreso tra il mese di aprile ed il mese di ottobre, con una concentrazione più elevata di polline nell’atmosfera nella tarda primavera, indicativamente tra aprile e giugno.
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Le graminacee spontanee, altresì note come erbe infestanti, tendono a liberare una quantità di polline maggiore rispetto a quelle coltivate per l’alimentazione umana e degli animali. Inoltre, l’avvicendamento di periodi di pioggia e clima sereno è possibile che causi fioriture multiple, ed una relativa estensione del periodo di impollinazione. Tra le graminacee di tipo spontaneo, o erbe infestanti, troviamo l’erba canina, la gramigna dei prati, l’erba mazzolina, la bambagiona, la logliarella e la cosiddetta coda di topo. Mentre, tra le graminacee coltivate abbiamo avena, orzo, mais, segale e grano.
Allergia alle graminacee – chi ne soffre?
L’allergia alle graminacee è piuttosto diffusa tra i più piccoli, ma ciò non toglie che si possa sviluppare a qualsiasi età. Anche in età avanzata non è insolito che si scateni improvvisamente questo tipo di allergia. Esistono dei fattori di rischio che possono incrementare le probabilità di sviluppare questo tipo di allergia, tra cui l’ereditarietà e l’essere nati durante il periodo dell’impollinazione. I sintomi sono piuttosto simili a quelli della febbre da fieno, un tipo di reazione allergica che si scatena prevalentemente nei mesi estivi. Per individuare la fonte delle allergie è necessario rivolgersi ad un medico, in modo tale da limitare l’esposizione a tale allergene.
Cause
Molto semplicemente, l’allergia alle graminacee è scatenata dal contatto con il polline rilasciato dalle erbe infestanti o dalle graminacee coltivate. Il polline, altresì noto con il nome di granulo pollinico o microspora, ha l’aspetto di una polverina di colore giallastro ed è composto da una miriade di semi impercettibili, racchiusi nei sacchi pollinici delle antere dei fiori. Tali piccoli semi non sono altro che le cellule riproduttrici. La colorazione del polline tende a variare a seconda del tipo di fiore. L’impollinazione consiste sostanzialmente nel trasporto del polline dalla parte maschile alla parte femminile dell’apparato riproduttivo di una pianta o di piante di diverso tipo. Nel trasporto del polline sono coinvolti svariati vettori, tra cui gli insetti, il vento e l’acqua. Nel caso, invece, di impollinazione artificiale, questo processo viene completamente effettuato dall’uomo.
In concomitanza con il periodo di maggior concentrazione di polline nell’aria, i sintomi dell’allergia tenderanno ad essere chiaramente più forti, fino a diventare potenzialmente debilitanti per chi ne soffre. Il polline non è visibile ad occhio nudo, e può essere facilmente inalato senza nemmeno rendersene conto. Oltre che per via aerea, il contatto con il polline può risultare anche dalla vicinanza con le sopracitate erbe, pressoché inevitabile qualora ci si trovi all’aria aperta in ambienti erbacei come prati, parchi e giardini.
Il sistema immunitario rileva il polline nell’aria, sostanza di per sé completamente innocua, come qualcosa di pericoloso e, per reazione, produce anticorpi. Se si entra in contatto con il polline una seconda volta, tali anticorpi lo riconoscono ed inviano un segnale al sistema immunitario, richiedendo che vengano rilasciate determinate sostanze nel sangue, come l’istamina. Sono queste sostanze a provocare la reazione che scatena i fastidiosi sintomi dell’allergia.
Sintomi
Il primo sintomo della reazione allergica è rappresentato da difficoltà respiratorie, tosse secca spesso e sovente accompagnata da bruciore alla gola, determinate dalla condizione infiammatoria delle membrane mucose delle narici, scatenata appunto dal contatto con il polline. Tale infiammazione può portare anche grande disagio, e si tratta di un meccanismo di difesa dell’organismo, che di per sé non è pericoloso. I sintomi sono generalmente simili a quelli del raffreddore, ed includono congestione nasale, occhi che lacrimano e bruciano, naso che cola, starnuti a ripetizione ed emissioni liquide ed acquose, e talvolta anche pressione al petto, sangue dal naso, occhiaie particolarmente accentuate, asma, gonfiore, prurito agli occhi, mal di testa anche di notevole entità nonché una sensibile diminuzione del senso del gusto e dell’olfatto.
Nei casi più gravi i sintomi sono debilitanti e più persistenti, fino ad influire negativamente sul rendimento lavorativo o scolastico in quanto possono presentarsi anche insonnia, irritabilità, senso di affaticamento e febbre, anche piuttosto alta. In caso di febbre, è opportuno consultare urgentemente un medico, poiché potrebbe indicare la presenza di un’infezione virale che richiede un intervento immediato.
Per la maggior parte delle persone, tuttavia, i sintomi dell’allergia alle graminacee sono del tutto tollerabili, anche perché, come abbiamo visto, si tratta di un fastidio temporaneo.
Trattamenti e prevenzione
Il modo più efficace per prevenire l’allergia è evitare il contatto con il polline. È tuttavia praticamente impossibile riuscire ad evitare completamente il polline, in quanto, come abbiamo visto, nel periodo dell’impollinazione è presente in maniera massiccia nell’atmosfera e non è visibile ad occhio nudo. Però è possibile limitare l’esposizione per ridurre i sintomi dell’allergia.
Se siete allergici alle graminacee, è innanzitutto consigliabile evitare di sostare all’aperto, qualora possibile, in particolar modo nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio nel corso del periodo dell’impollinazione. È opportuno tenere le finestre di casa chiuse, e, per areare i locali, si consiglia di installare un condizionatore. Anche l’installazione di un purificatore d’aria può essere utile per evitare la presenza di polline tra le mura domestiche e l’insorgere dei fastidiosi sintomi dell’allergia. Anche quando ci si trova in auto, è consigliabile tenere i finestrini ben chiusi.
Dopo che si è stati all’aperto, nel corso dei mesi di maggior concentrazione di polline nell’aria, è indispensabile cambiarsi d’abito ed aver cura di detergere il viso e le mani per eliminare eventuali tracce di polline. È anche opportuno lavare con cura i capelli prima di andare a dormire, in modo da evitare che il polline si depositi sui cuscini. Nel periodo dell’impollinazione, è inoltre meglio evitare di mettere i panni ad asciugare all’aperto.
È opportuno rivolgersi ad un medico qualora notiate la comparsa dei sopracitati sintomi, su voi stessi o sui vostri figli. Rivolgendovi ad un allergologo avrete inoltre la conferma che si tratti effettivamente di allergia e non di un semplice raffreddore o quant’altro. In questi casi, il medico generalmente prescrive di effettuare un test cutaneo per tenere sotto controllo l’eventuale comparsa di una reazione allergica, nonché un esame del sangue per verificare la risposta del sistema immunitario ad un determinato allergene.
Per evitare la comparsa di ulteriori problemi e scegliere i medicinali più efficaci, ci preme sottolineare che è fondamentale collaborare con il medico e valutare con attenzione quali rimedi utilizzare in caso di gravidanza, allattamento, o condizioni patologiche croniche come diabete, pressione alta o glaucoma. I farmaci, anche quelli da banco, possono essere pericolosi se assunti in combinazione con altri medicinali e tutti possono avere effetti collaterali indesiderati. Perciò, è fondamentale comunicare al vostro medico se state attualmente prendendo altri farmaci.
È poi doveroso prestare particolare attenzione ai bambini e agli anziani. I più piccoli necessitano di dosi diverse di farmaci o proprio di medicinali differenti da quelli indicati per gli adulti. I corticosteroidi, inoltre, possono provocare effetti indesiderati di maggiore entità nei bambini rispetto agli adulti. Per quanto riguarda gli anziani, invece, alcuni farmaci possono causare stato confusionale o sintomi urinari.
Per alleviare i sintomi, sono disponibili diversi tipi di farmaci, tra cui compresse, spray e gocce. Con il giusto trattamento i sintomi allergici possono essere sensibilmente ridotti e si può prevenire la comparsa di condizioni più gravi, come l’asma. Alcuni richiedono una prescrizione medica, mentre altri sono farmaci da banco, acquistabili liberamente senza bisogno di ricetta medica.
In caso di sintomi lievi, con buona probabilità i farmaci da banco basteranno a farvi stare meglio. I medicinali con prescrizione sono indicati per le forme di allergia più gravi. Molte persone affette da allergia alle graminacee traggono il maggio beneficio utilizzando un mix di farmaci differenti, che possono variare da persona a persona. Perciò, può essere utile, nel corso del tempo, provare tipi diversi di medicinali per valutare quale sia il più adatto a voi. Se a soffrire di allergia sono i vostri figli, parlatene con il medico. Alcuni farmaci sono adatti anche per i bambini, mentre altri sono esclusivamente per gli adulti. Se acquistate farmaci da banco, leggete sempre con attenzione il foglietto illustrativo. Vediamo insieme o diversi tipi di farmaci disponibili per alleviare i sintomi dell’allergia, consigliati dal sito MayoClinic.com.
I corticosteroidi aiutano a prevenire il rilascio di quelle sostanze responsabili della comparsa dei sintomi in seguito ad una reazione allergica. La maggior parte dei corticosteroidi è disponibile su prescrizione medica. Ci sono diversi tipi di corticosteroidi, vediamo quali.
I corticosteroidi sotto forma di spray nasale aiutano ad alleviare sintomi come naso chiuso, starnuti a ripetizione e naso che cola. Ci sono poi quelli da assumere per via inalatoria, per alleviare i sintomi dell’asma provocati dagli allergeni, in questo caso dal polline, mentre i corticosteroidi per via orale tendono ad essere prescritti nei casi allergici più complessi. Si tratta infatti di farmaci con effetti collaterali non indifferenti, pertanto sono generalmente prescritti solo per brevi periodi.
Ci sono poi gli antistaminici, in grado di frenare l’istamina, ossia, come abbiamo visto, quella sostanza rilasciata dall’organismo nel corso di una reazione allergica. Gli antistaminici orali aiutano a ridurre il gonfiore, il prurito, la lacrimazione ed il bruciore degli occhi. Tra i sintomi collaterali troviamo però secchezza delle fauci e sonnolenza, pertanto è bene evitarne l’assunzione qualora si debba guidare un autovettura o si debbano intraprendere analoghe attività potenzialmente pericolose. Sono adatti esclusivamente agi adulti, pertanto devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini.
Gli antistaminici sotto forma di spray nasale aiutano ad attenuare la congestione nasale, gli starnuti ed il naso che cola. Tra gli effetti collaterali troviamo capogiri, sonnolenza, mal di testa e nausea. C’è poi il collirio antistaminico, che aiuta a ridurre la sensazione di prurito, l’arrossamento ed il gonfiore degli occhi. Potrebbe essere necessario applicarlo più volte durante la giornata, siccome gli effetti durano solo qualche ora. Se ne sconsiglia l’utilizzo se si portano le lenti a contatto.
I decongestionanti offrono un alleviamento rapido della congestione nasale, sebbene momentaneo. Da evitare qualora si soffra di pressione alta, durante la gravidanza ed in età avanzata, i decongestionanti sono disponibili in forme diverse. Vediamo quali.
C’è lo spray nasale decongestionante, per alleviare la congestione nasale. Attenzione però, se si superano le dose indicate, potrebbero verificarsi battito cardiaco veloce od irregolare, irritabilità, capogiri, insonnia, mal di testa, tremori, ansia ed aumento della pressione del sangue. Sono inadatti ai bambini di età inferiore ai 12 anni.
Ci sono farmaci per uso orale che contengono un decongestionante come la pseudoefedrina in combinazione con altri medicinali (ad esempio, Reactine®). Gli effetti collaterali sono gli stessi dello spray nasale decongestionante: capogiri, insonnia, mal di testa, irritabilità, battito cardiaco veloce o irregolare, ansia, tremori e aumento della pressione del sangue. È doveroso sottolineare che i decongestionanti orali possono essere potenzialmente pericolosi se assunti in combinazione con altri medicinali o in caso si soffra di ipertensione o malattie del cuore.
Infine, abbiamo il collirio decongestionante, utile per alleviare temporaneamente il rossore ed il prurito agli occhi. In caso di uso eccessivo, si può verificare un ulteriore arrossamento degli occhi e danni ai vasi sanguigni.
È importante tenere traccia dei propri sintomi e prendere nota di quando e quanto assumete i medicinali, in modo tale da poter effettivamente comprendere che cosa funziona meglio per voi, con l’aiuto del vostro medico. Come abbiamo già visto, per alleviare i sintomi dell’allergia alle graminacee può essere necessario provare diverse soluzioni nel corso del tempo per determinare quali trattamenti sono più efficaci e quali hanno effetti indesiderati meno sgradevoli.