Le dermatiti allergiche sono reazione infiammatoria della pelle, violente e non controllate ma non contagiose, causate da una reazione allergica verso un determinato materiale entrato in contatto con la pelle.
Si scatenano in genere dopo qualche ora dal contatto con tali materiali e solitamente tendono a scomparire da sole, a meno che la pelle non entri nuovamente in contatto con la sostanza irritante.
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Nei casi più gravi, la dermatite allergica può sfociare in una condizione chiamata eczematizzazione. L’ingestione di allergeni può essere causa di dermatite sistemica da contatto (DSC), che si manifesta con lesioni cutanee ed eruzioni eczematose non circoscritte ai siti di contatto con l’allergene, ma su gomiti, collo, interno coscia, mani, dita e piedi.
La dermatite da contatto non va confusa con l’orticaria, che compare nel giro di pochi minuti dall’esposizione e di dissolve nel giro di minuti o ore. La reazione allergica al lattice è un buon esempio di orticaria allergica da contatto.
La dermatite allergica, altresì’ nota come eczema allergico, deve essere distinta anche dalla dermatite da contatto irritante (DCI), reazione infiammatoria cutanea non immunologica ad agenti esterni, causata da agenti chimici e chimico-biologici ad azione tossica ed agenti di natura fisica (meccanica, termica e climatica).
Con il termine allergia si definisce una reazione a una sostanza chiamata allergene, sostanza del tutto innocua per i soggetti non allergici. Bastano piccole quantità di allergene per indurre una reazione allergica. le allergie da contatto sono prevalentemente scatenate dal contatto degli allergeni con la pelle, molto più raramente da risorse interne o alimenti.
Il primo contatto con l’allergene non sfocia in una reazione allergica, e può anche capitare che i soggetti allergici possano aver avuto a che fare con il materiale irritante anche per molti anni senza riscontrare alcun tipo di reazione anomala.
Sintomi delle dermatiti allergiche
La dermatite allergica è una malattia della pelle e può pertanto risultare complicato fare una distinzione netta tra le varie forme irritative, infettive, allergiche e tossiche.
La dermatite è generalmente circoscritta al sito in cui ha avuto luogo il contatto con l’allergene, benché nei casi più gravi può capitare che l’irritazione si estenda alle parti circostanti. In certi casi la dermatite può diventare generalizzata.
Può capitare che l’allergene sia trasmesso dalle dita delle mani, pertanto parti del corpo non necessariamente entrate in contatto direttamente con il materiale o la sostanza allergogena possono essere colpiti, come per esempio le palpebre degli occhi ed i genitali.
Le dermatiti allergiche è improbabile che siano dovute ad uno specifico allergene se l’area di pelle più esposta al contatto con tale sostanza non risulta infiammata.
I sintomi comprendono:
- Prurito;
- Arrossamento;
- Infiammazione;
- Bolle;
- Abrasioni;
- Gonfiore;
- Irritazione;
- Disepitelizzazione;
- Croste;
- Vesciche.
Facciamo qualche esempio di manifestazioni di dermatite allergica:
- Eruzioni eczematose sul polso nell’area posta solitamente in contatto con il cinturino dell’orologio, dovuto a problemi di allergia al nichel;
- Dermatite alle mani, causata dal turam, anti-ossidante chimico utilizzato nella fabbricazione di guanti di gomma per velocizzare il processo di vulcanizzazione della gomma;
- Eruzioni eczematose sul viso, dovute al contatto con il Kathon® CG, conservante chimico inodore ed incolore, presente in molti prodotti per l’igiene personale, come saponi, shampoo e bagno schiuma, e dermocosmetici, come creme, lozioni, maschere per il viso.
La dermatite interessa spesso le orecchie, il cuoio capelluto e gli arti, sia superiori che inferiori.
Cause
In seguito al primo contatto tra la pelle e l’allergene, il sistema immunitario si sensibilizza e, in occasione di successivi contatto con l’allergene, lo riconoscerà più rapidamente, scatenando i sintomi della reazione allergica.
Una volta sviluppata l’allergia, la reazione allergica si manifesterà tutte le volte in cui il soggetto allergico entrerà in contatto anche con minuscole dosi di allergene.
Determinate sostanze sono causa di dermatite allergica solo se dopo la loro applicazione la pelle viene colpita dalla luce solare. In questo caso si parla di dermatiti fotoallergiche da contatto.
Tra le sostanze allergogene ci sono certi ingredienti presenti nelle creme con protezione solare e farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS). Molte sostanze presenti nell’atmosfera, tra cui l’ambrosia e gli insetticidi spray, possono causare reazioni allergiche.
Tra le principali cause della dermatite allergica abbiamo:
- Le foglie, gli steli e le radici di alcune piante, come il sommacco, la quercia e l’edera velenosi, che contengono urushiol, un olio allergenico;
- Anacardi;
- Antistaminici, antibiotici ed antisettici da applicare sulla cute;
- Profumi e fragranze;
- Saponi, ammorbidenti, detergenti e detersivi;
- Prodotti per l’igiene personale, cosmetici e dermocosmetici;
- Deodoranti;
- Gomma naturale (lattice);
- Gioielli.
Tra le sostanze che possono scatenare i sintomi della dermatite allergica abbiamo nichel, cromo e cobalto. Vediamoli nel dettaglio.
Il nichel è un metallo presente in svariati oggetti di uso comune, come gioielli, montature degli occhiali, monete, cinturini degli orologi, cerniere, fibbie delle cinture, cellulari e chiavi, nonché in molti prodotti cosmetici e in una grande quantità di cibi e alimenti, come molti tipi di verdura e frutta, tra cui pomodori, asparagi, spinaci, kiwi, cipolle, nocciole, lenticchie e fagioli.
Il nichel è contenuto anche in molti alimenti di produzione industriale come pane, snack e merendine di vario genere.
Il cromo si trova nel cemento, ma anche in molti detersivi, saponi e tessuti. Può sembrare strano, ma è presente anche in certi alimenti, come noci, broccoli, fegato, olio di germe di grano, lievito di birra, asparagi e funghi.
Trovandosi in dosi massicce nel cemento, la dermatite allergica causata dal cromo tende a colpire piuttosto spesso operai edili, muratori, e lavoratori nei cementifici, in quanto sono tra i soggetti più esposti a tale materiale.
Il cobalto, anch’esso presente nel cemento, può essere causa di dermatite allergica. Si trova anche nelle leghe metalliche, nelle vernici, negli inchiostri, nelle tinture e negli olii lubrificanti.
Il cobalto è presente anche in certi alimenti, come banane, bietole, cavoli, fichi, grano saraceno, lattuga, molluschi, ostriche e spinaci.
Quando l’irritazione ed il prurito sono particolarmente intensi, le dermatiti allergiche possono peggiorare e causare le seguenti complicazioni:
- Lichen Simplex cronico: malattia cutanea caratterizzata da prurito cronico, che aumenta con lo stress e la tensione nervosa. La pelle tende a scurirsi ed arrossarsi. A causa del grattamento, l’area tende ad irritarsi ulteriormente ed il prurito aumenta. Le lesioni dovute ai graffi ed al grattamento diventano coriacee e sono generalmente localizzate nell’area delle caviglie, cosce, collo, avambracci, gambe, polsi, retto e gomito interno.
- Infezioni batteriche o fungine della pelle: il forte prurito ed il grattamento possono far diventare la cute umida, creando le condizioni ideali per la proliferazione di batteri e funghi.
Diagnosi e cure
Il più delle volte è facile riconoscere la dermatite allergica e non sono necessari test o esami specifici. L’eruzione eczematosa nella maggior parte dei casi svanisce dopo che l’allergene non è più in contatto con la pelle. Riapparirà in caso di contatti successivi.
La cosa migliore da fare è, in ogni caso, rivolgersi al proprio medico di fiducia, che, quando necessario, vi suggerirà di sottoporvi ad una visita specialistica presso un centro specialistico dermatologico che si occupi della diagnosi e del trattamento delle malattie della pelle.
Durante la visita specialistica il dermatologo eseguirà un test cutaneo volto ad individuare con precisione la causa delle dermatiti allergiche da contatto.
Questo esame si chiama patch test, è completamente indolore e prevede l’applicazione sulla schiena dei cerotti con apposite cellette che contengono le sostanze sospettate di stimolare una reazione allergica.
Il cerotto va tenuto sulla pelle per 48-72 ore, dopodiché, una volta rimosso il patch, il dermatologo verifica la risposta allergica alle sostanze applicate. In presenza di prurito, rossore e vescicole si può determinare quale sia la causa della dermatite.
Una volta scoperta la causa, è fondamentale identificare dove si trova l’allergene, localizzarlo e cercare di evitarlo. È l’unico modo per prevenire la dermatite allergica.
Come indicato da Dermnetnz.org, qualora si scatenino i sintomi, è consigliabile ricorrere all’uso di:
- Creme emollienti;
- Steroidi topici;
- Antibiotici topici o orali per curare le infezioni secondarie;
- Corticosteroidi orali, nei casi più gravi;
- Azatioprina, ciclosporina o altri agenti immunosoppressivi;
- Immunomodulatori, come pimecrolimus e tacrolimus. Si tratta di farmaci immunomosoppressori per uso topico, che inibiscono il rilascio di mediatori infiammatori da parte delle mastcellule ed il rilascio di citochine infiammatorie da parte dei linfociti T.
È indispensabile evitare il contatto e l’esposizione alle sostanze allergogene e, qualora avvenga il contatto e si scatenino i sintomi della dermatite allergica, è fondamentale riuscire a resistere all’istinto di grattare o strofinare l’area irritata.
Per alleviare il prurito e trovare un po’ di sollievo dalle dermatiti allergiche può essere consigliabile fare degli impacchi umidi o immergersi nell’acqua fresca. Si consiglia di indossare abiti comodi, di cotone, senza pizzi e non particolarmente attillati.